1. Tragedia in due battute. IN CASA DEL DEGENTE. Personaggi: IL MEDICO, L’AMMALATO. All’alzarsi del sicario, L’AMMALATO e’ a letto e IL MEDICO s’affaccia alla porta, per entrare. IL MEDICO (di sulla porta, col cappello in mano, cerimonioso): “Disturbo?”. L’AMMALATO: “Gastrico”. (Sipario)
2. Tragedia in due battute. MORTO CHE PARLA. Personaggi: IL MORTO, PARENTI E GLI AMICI DEL MORTO. La scena rappresenta una camera ardente. li morto e’ steso sul letto, fra le candele e i fiori; intorno, i famigliari e gli amici singhiozzano, strillano, si disperano, si danno le pugna nel capo, si strappano i capelli, si torcono le braccia, camminano avanti e indietro imprecando e minacciando di fare qualche pazzia. IL MORTO (tra se’, intravedendo la scena attraverso lo spiraglio delle palpebre non ben chiuse): “Quante esagerazioni! Ma allora che dovrei fare io?”. (Sipario)
3. Tragedia in due battute. L’IPPOPOTAMO E IL PENSATORE. Personaggi: IL PENSATORE, LA FEMMINA DELL’IPPOPOTAMO. La scena si svolge in un luogo dove possano incontrarsi un pensatore e la femmina d’un ippopotamo; che so io, in un salone d’albergo, alle foci del Nilo, o in simili posti. All’alzarsi del sipario IL PENSATORE pensa ad alta voce. IL PENSATORE (pensando): “L’ippopotamo e’ un animale completamente inutile nel creato”. LA FEMMINA DELL’ IPPOPOTAMO: “Lo dice lei!” (Sipario)
4. Tragedia in due battute. LA CREAZIONE DEL MONDO. Personaggi: UN ANIMALE DIMENTICATO. La scena si svolge subito dopo la creazione del mondo. UN ANIMALE DIMENTICATO: “Oh, rabbia! Tutti sono stati creati e io no!”. (Sipario)
5. Tragedia in due battute. PERCHE’? Personaggi: IL VECCHIO CENCIOSO, IL PASSANTE. In una strada, ai giorni nostri. All’alzarsi del sipario IL VECCHIO CENCIOSO va raccogliendo mozziconi di sigari sul selciato. IL PASSANTE: “Ma perche’ andate raccogliendo mozziconi per la strada?”. IL CENCIOSO: “Caro signore, sigari interi non mi riesce di trovarne”. (Sipario)
6. Tragedia in due battute. Il marito (rincasando con un grosso involto): “Ho portato le maschere antigas”. La moglie: “Benissimo. Allora stanotte possiamo lasciare il gas aperto”. Sipario.
7. Tragedia in due battute. IL FIORELLINO: “Che bella cosa essere nato vicino a te. Cosi’ tu mi ripari dalla pioggia. Ma dimmi: sei un vero ombrello o fungi da ombrello?”. IL FUNGO: “Fungo”.
8. Alcuni scrittori per scrivere hanno bisogno della vena, altri dell’avena.
9. “A New York un pedone viene investito ogni tre minuti…”. “Poveraccio, non fa neanche in tempo a rialzarsi”.
10. I lettori sono personaggi immaginari creati dalla fantasia degli scrittori.
11. Le grasse hanno sempre avuto una vita difficile. “Non e’ vero che non c’e’ piu’ cavalleria” dice la signora grassa “oggi in autobus si sono alzati quattro uomini per farmi sedere”. “Che esagerazione!!! Tre erano piu’ che sufficienti”.
12. Quando ti nasce un figlio non sai mai chi ti metti in casa.
13. Non c’e’ alcun rapporto fra gli asparagi e l’immortalita’ dell’anima.
14. Le donne ci piacciono perche’ sono meravigliose, o ci sembrano meravigliose perche’ ci piacciono.
15. Qui giace L. M., pilota aviatore che, precipitando a terra, saliva al cielo.
16. Mi spezzo ma non m’impiego.
17. Mi guidano, quando scrivo, lampi d’imbecillita’.
18. Una montagna e, accanto il vulcano. Il vulcano erutta. La Montagna: “Scostumato!”.